martedì 2 settembre 2008
lunedì 25 agosto 2008
venerdì 25 luglio 2008
mercoledì 25 giugno 2008
sabato 17 maggio 2008
COSI' PAGANO I TEMERARI
« La fiducia in se stessi è l'essenza dell'eroismo. » | |
L'eroe, nell'era moderna, è il protagonista di uno straordinario e generoso atto di coraggio, che comporti o possa comportare il consapevole sacrificio di sé stesso, allo scopo di proteggere il bene altrui o comune.
Una persona può diventare un eroe anche semplicemente andando incontro ad una fine valorosa che glorifichi la sua esistenza attraverso la sua ultima azione.
pazzo
pàz|zo
agg., s.m.
FO
1a agg., s.m., che, chi ha perduto la ragione: diventare p., morire p., un p. pericoloso; in espressioni rafforzative: p. furioso, scatenato, p. da legare | urlare, agitarsi come un p., in modo eccessivo, forsennatamente | ma sei p.?, rivolgendosi a chi si comporta in modo dissennato, pericoloso o assurdo; ma siamo pazzi?, per esprimere stupore e forte contrarietà nei confronti di una situazione, un comportamento, una considerazione giudicati privi di qualunque senso
1b agg., che si comporta come se avesse perduto la ragione e agisce sconsideratamente, spec. in seguito a una forte emozione: essere p. di dolore, di gioia, di terrore | con valore rafforzativo: innamorato p., molto innamorato
2 agg., s.m., che, chi adotta atteggiamenti bizzarri e stravaganti: è un po’ p., ma simpatico
3 agg., che nasce o è dettato da irragionevolezza, da sconsideratezza, insensato: non fare i tuoi soliti discorsi pazzi; spesa pazza, eccessiva, al di sopra delle proprie possibilità
4 agg., caratterizzato da condizioni atmosferiche variabili: che primavera pazza!
incosciente
in|co|scièn|te
agg., s.m. e f.
AU
1a agg., che è privo della coscienza intesa come consapevolezza di sé e degli eventi esterni: le piante e certi animali sono esseri incoscienti
1b agg., estens., che non si rende conto, inconsapevole: siamo tutti più o meno incoscienti di ciò che accade intorno a noi
2 agg., che ha perso temporaneamente la coscienza, i sensi: durante l’incidente ho urtato la testa e sono rimasto a lungo i.
3 agg., non avvertito dalla coscienza: atto, riflesso, stimolo i.
4 agg., s.m. e f., che, chi agisce sconsideratamente, senza pensare a ciò che fa o senza valutare le possibili conseguenze delle proprie azioni: un autista i., agire, comportarsi da i., quell’i. mi ha sorpassato in curva | come imprecazione: i.!
5 s.m. BU inconscio
temerario
te|me|rà|rio
agg., s.m.
CO
1a agg., s.m., che, chi si espone ai pericoli senza riflettere o senza fondato motivo, spec. con un atteggiamento avventato: un giovane t.; un’azione da temerari
1b agg., che denota eccessiva audacia, avventatezza: un’impresa temeraria
1c agg., estens., non ponderato, fondato su impressioni avventate: giudizio t.
2a agg., di qcn., che si comporta con audacia sfrontata, con impudenza: t., come osi parlarmi in questo modo!
2b agg., che denota impudenza, sfrontatezza: quelle parole temerarie furono un vero insulto per lui
lunedì 5 maggio 2008
Il Trionfo del Cattivo Gusto
comunque se calchidun me insegna a pubblicar file audio, eo ringrasio sentitamente
domenica 4 maggio 2008
lunedì 21 aprile 2008
venerdì 11 aprile 2008
lunedì 7 aprile 2008
sabato 5 aprile 2008
giovedì 20 marzo 2008
mercoledì 12 marzo 2008
giovedì 21 febbraio 2008
solo quand'era distante sopra la Nuova Zelanda, lasciava un po' di requie. ma in realtà era un mollarci, dopo averci tenuto su attirati verso l'alto e dritti come da una calamita, o vorticati in una spirale che non lasciava tempo di capire alcunché, e poi piano seduti sulla sabbia, con la sabbia nei vestiti, nella testa, la faccia intontita a sentire il peso del nostro corpo in cui l'acqua ristagnava e non scorreva più
È tutta colpa della Luna
quando si avvicina troppo alla Terra
fa impazzire tutti
ma con gran fretta tornava qui.tanto interessata a noi da dimenticarsi di alzare l'acqua della laguna, e lasciare la città quasi in secca
una notte si è portata via anche il mio sonno
non può esser stata che lei
l'assedio bianco di nubi non ci ha fatto vedere quando si metteva il vestito nero
adesso sparirà di nuovo, ma l'ho sentita tanto, questa ultima luna strana. la prossima sarà l'araldo della primavera, crescerà per portarcela, come un tedoforo o una di quelle navi cariche di doni che anticipavano l'arrivo di un grande ospite, e una volta piena niente più inverno.
chissà se a tanti viene di dare con gusto e senza rancore (che comunque tanto poco le calerebbe) colpa alla luna delle stranezze che prendono piede talvolta sulla terra. come a buttar su l'arcano, la carta non numerata che non ci si spiega, e lì non può far danni
come se quel pezzo di Terra quando si è staccato mischiandosi a una stella si fosse portato su qualcosa e ogni tanto ce lo fa sentire..
anche in Otello lo dicono:
È tutta colpa della Luna
quando si avvicina troppo alla Terra
fa impazzire tutti
lunedì 18 febbraio 2008
giovedì 14 febbraio 2008
m'illumino di meno
mercoledì 13 febbraio 2008
venerdì 8 febbraio 2008
venerdì 25 gennaio 2008
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