ma con gran fretta tornava qui.tanto interessata a noi da dimenticarsi di alzare l'acqua della laguna, e lasciare la città quasi in secca
una notte si è portata via anche il mio sonno
non può esser stata che lei
l'assedio bianco di nubi non ci ha fatto vedere quando si metteva il vestito nero
adesso sparirà di nuovo, ma l'ho sentita tanto, questa ultima luna strana. la prossima sarà l'araldo della primavera, crescerà per portarcela, come un tedoforo o una di quelle navi cariche di doni che anticipavano l'arrivo di un grande ospite, e una volta piena niente più inverno.
chissà se a tanti viene di dare con gusto e senza rancore (che comunque tanto poco le calerebbe) colpa alla luna delle stranezze che prendono piede talvolta sulla terra. come a buttar su l'arcano, la carta non numerata che non ci si spiega, e lì non può far danni
come se quel pezzo di Terra quando si è staccato mischiandosi a una stella si fosse portato su qualcosa e ogni tanto ce lo fa sentire..
anche in Otello lo dicono:
È tutta colpa della Luna
quando si avvicina troppo alla Terra
fa impazzire tutti